giovedì, Novembre 21, 2024
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Grotta dei briganti 2

 La Grotta dei Briganti – Atto secondo 

Dopo il reportage della visita fatta la scorsa estate ritorniamo a parlare nuovamente della Grotta dei Briganti. Vi ricordate che avevamo auspicato che qualche esperto speleologo potesse visitare la grotta per saperne qualcosa di più? Ebbene il fine settimana scorso (26/04/2009) è stata organizzata una esplorazione con 2 speleologi del Gruppo Esplorazione Speleologica del C.A.I. – Sezione di PESCARA, Alessandro Speziale e Alessandro Martella.

Gli altri avventurosi che li hanno accompagnati nell’impresa erano Gianluca, Paolo e Salvatore Di Carlo e Mario Di Battista (Ciannone).

Il gruppo ha scelto di scendere dalla cima della montagna, quindi arrivando in macchina fino in prossimità delle pale eoliche e procedendo poi a piedi per una discesa piuttosto ripida; l’ultimo tratto per arrivare alla grotta è in salita, sono necessarie delle corde per aiutarsi in quanto il terreno è molto franoso e non vi sono appigli robusti su cui fare presa.

Come gia spiegato nel precedente articolo la grotta è costituita da un ingresso largo circa 0,80 m alto 0,40 m e lungo 3 m. Nella precedente esplorazione non eravamo andati oltre per sicurezza in quanto la roccia che compone l’ingresso non dava l’impressione di essere molto solida. Nell’ultima visita invece gli speleologi, dopo aver valutato la situazione, hanno detto che la struttura era solida e si poteva proseguire.Si sono avventurati molto oltre quello che avevamo visto in precedenza, anche grazie agli strumenti e all’attrezzatura a loro disposizione.Quello che segue è un breve resoconto di quello che ci è stato descritto da Paolo di Carlo che è entrato anche lui nella grotta.

Entrando la grotta si apre in una camera alta circa 1,30 m, larga 2,50 e lunga 10 m. A circa 7 metri di distanza nella stanza si trova un pozzo profondo all’incirca 6 metri che porta a delle strettoie (fessure) nella roccia.

Le fessure sono alte dai 3 ai 6 m, larghe 0,50 m e lunghe quasi 80 metri! In questo tratto sulle pareti della roccia ci sono diverse scritte fatte in passato con pezzi di carbone o gesso da altri visitatori del rifugio dei briganti; sono datate 1934, 1935 e 1955 e probabilmente sono state lasciate come ricordo da roiesi in quanto si riconoscono diversi cognomi originali del nostro paese.

Gianluca evidenzia un teschio di animale

Al termine della fessura si trova un altro pozzo profondo 12 metri. Sulla parete in prossimità dell’ultimo pozzo si trova la scritta FINE.

In realtà i due speleologi hanno detto che la grotta continua ma per quel giorno si sono fermati li, sia perchè non avevano più corde da utilizzare sia per motivi di tempo. Gli esperti hanno promesso di tornare per finire nell’esplorazione e sarebbero anche disposti ad organizzare delle esplorazioni guidate con attrezzature specifiche per questa estate. Da parte nostra non possiamo che accettare l’invito sperando che anche altri siano interessati a visitare questo bellissimo posto così poco conosciuto e valorizzato.

Sarebbe bello se venisse creato un percorso-sentiero da Roio che arriva fino alla grotta; permetterebbe a molte più persone di accedervi e conoscerla.

Ringraziamo gli speleologi che sono venuti a visitare la grotta invitandoli a tornare per godere del nostro territorio e della cucina che ben ci rappresenta! Ringraziamo anche Gianluca e Paolo di Carlo che li hanno invitati e hanno permesso questa bella iniziativa.

Alla prossima scoperta!

Diego Cese

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