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Coletta Tonino

Articolo su Tonino Coletta (Colafrsceut)

Tony  Coletta, chef at the Coal Baron Restaurant on Route 40 east, is a man who has learned his tradethe hard way Coletta, 52, of Hopwood, began  his training in  his native Italywhen hewas just 20  years old.  In 1943,  at the  age of 23, he as  already  prepar- ing meals  at  the American Embassy  in  Rome. The American ambassador at the time,he remembers proudly, was Mario Taylor. After  spending   some  time on the embassy staf , Tony worked in several private residences, then in 1949 he got himself  assigned  to  the Ita- lian  embassy  in  Havana, Cuba.  He stayed  in Cuba for  six years, whe in he moved to the United States. His ncle own-ed a restaurant Pittsburgh called,  strangely enough,  “Frenchys.” Tony took over as chef at the restaurant in 1955. He later moved on to other  positions  in the Pittsburgh  area  as  well as New York-City.  Tony settled in Uniontown in 1961,

when he became  head chef at the

Venetian Restaur-ant, hich  was  located  on Fayette Street. He Stayed there for 16 years, and came to the Coal Baron a year-and-a-half ago. Tony said of his early days : “I did everything in the kitchen. Scrub floors, clean up. Then one day, the chef said I could help prepare the salad…It’s no good goin to school.You have to learn your trade in the kitchen.” Tony prepares a variety of delicious treats at the Coal Baron.Some of his favorite dishes nclude stuffed ifloun der, veal parmigiana and a special sauce all his own. Tony, who became naturalized American citizen in1958,is the ifloun der, veal parmigiana and a special sauce all his own. Tony, who became naturalized American citizen in1958,is the Coal Baron. 

Articolo su Tonino Coletta (Colafrsceut)

Tony Coletta, chef del Coal Baron Restaurant sulla Route 40 est, è un uomo che ha imparato il mestiere nel modo più duro. Coletta, 52 anni, di Hopwood, ha iniziato la sua formazione nella sua nativa Italia quando aveva solo 20 anni. Nel 1943, all’età di 23 anni, già preparava i pasti presso l’Ambasciata americana a Roma. L’ambasciatore americano all’epoca, ricorda con orgoglio, era Mario Taylor. Dopo aver trascorso un po’ di tempo come personale dell’ambasciata, Tony lavorò in diverse residenze private, poi nel 1949 venne assegnato all’ambasciata italiana a L’Avana, Cuba. Rimase a Cuba per sei anni, prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Suo zio era proprietario di un ristorante a Pittsburgh chiamato, stranamente, “Frenchys”. Tony divenne chef del ristorante nel 1955. Successivamente passò ad altre posizioni nell’area di Pittsburgh e a New York. Tony si stabilì a Uniontown nel 1961, quando divenne capocuoco del ristorante veneziano, che si trovava in Fayette Street. Rimase lì per 16 anni e arrivò al Coal Baron un anno e mezzo fa. Tony ha detto dei suoi primi giorni: “Facevo tutto in cucina. Anche strofinare e pulire i pavimenti. Poi un giorno lo chef ha detto che potevo aiutare a preparare l’insalata… Non va bene andare a scuola. Devi imparare il mestiere in cucina”. Tony prepara una varietà di deliziose prelibatezze al Coal Baron. Alcuni dei suoi piatti preferiti includono il filetto ripieno, la parmigiana di vitello e una salsa speciale tutta sua. Tony, cittadino americano naturalizzato nel 1958.

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