ABRUZZO. Un vero e proprio risiko sull’Abruzzo e sul vicino Molise quello lanciato in queste ore dalla società Medoilgas con la richiesta di Valutazione di Assoggettabilità a V.I.A. presentata ieri alla Regione Abruzzo su due progetti di ricerca di idrocarburi in terraferma denominati San Buono e Agnone.
Un’escalation che vede coinvolte due regioni, Molise e Abruzzo, per un’area complessiva di 151.000 ettari (l’estensione del Parco del Gran Sasso!). La provincia di Chieti è interessata per 60.000 ettari, coinvolgendo 39 comuni!
L’elenco dei 39 comuni del chietino coinvolti è il seguente: Archi, Atessa, Bomba, Borrello, Carpineto Sinello, Casalangiuda, Carunchio, Castelguidone, Castiglione Messer Marino, Celenza sul Trigno, Civitaluparella, Colledimezzo, Dogliola, Fallo, Fraine, Fresagrandinaria, Furci, Gissi, Guilmi, Lentella, Liscia, Montazzoli, Montebello sul Sangro, Monteferrante, Montelapiano, Palmoli, Pennadomo, Pietraferrazzana, Quadri, Roccaspinalveti, Roio del Sangro, Rosello, S. Buono, Schiavi d’Abruzzo, S. Giovanni Lipioni, Tornareccio, Torrebruna, Tufillo, Villa. S. Maria.
Il Wwf invita cittadini, comitati, movimenti ed enti locali ad informarsi e a presentare osservazioni entro la scadenza dei termini, 45 giorni dalla data di pubblicazione sul BURA della Regione avvenuta ieri 27 marzo 2013 (quindi l’11 maggio 2013).
L’associazione auspica un’ampia partecipazione della popolazione e degli enti locali alla manifestazione unitaria contro questa corsa agli idrocarburi che si terrà il prossimo 13 aprile a Pescara con appuntamento alla Madonnina al Porto alle 15:30.
***QUI I DATI SULLA ISTANZA AGNONE/1
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