giovedì, Novembre 21, 2024
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La Madonnina

Credevo fosse andata persa o venduta a chissa’ chi, invece una telefonata a Concettina questa primavera mi ha ridonato la speranza di rivederla li, attaccata al muro della sua casa come la vedevo quando ero bambino.

Si, ci siamo riusciti, la madonnina del 1874 è stata riportata a Roio e con il contributo del nostro comune verrà riaffissa al muro sovrastante il fontanino de ” Li Pieshchje “ dove sarà più visibile a noi tutti ed ai passanti.

Purtroppo a seguito del rifacimento fella facciata dell’abitazione dove era stato affisso, il quadro in maiolica è stato rimosso e dovremmo provvedere al suo ricollocamento in una nuova sede ancora da individuare.

ILLUSTRAZIONE ICONOGRAFICA DEL MOSAICO

LA MAIOLICA UNA VOLTA PRESENTE SULLA PARETE DUI UNA CASA DI ROIO DEL SANGRO

Sul muro dell’abitazione della famiglia Talente di Roio del Sangro era stata posta una maiolica votiva con la scritta:

 “Il trionfo di Maria Immacolata a Divozione di Sabatino Morè A.D. 1874

Si suppone che la dedica sia stata fatta per uno scampato pericolo e in riconoscenza di qualche miracolo ricevuto. L’opera è costituita da 9 mattonelle di maiolica quadrate e 3 curve che disegnano una finestra sormontata da un arco. Analizzando l’opera notiamo:

  • In alto, al centro, c’è l’immagine di Gesù come fosse risuscitato dopo la crocifissione e accolto dal Padre che gli sorregge il capo e la spalla con il ginocchio ed il braccio destro, vestito di azzurro con un cerchio solare sul petto dove al centro una figura con le braccia allargate sembra quasi a ricordare la forma della Croce; dietro il volto di Dio un triangolo simboleggia lo Spirito Santo. Tutto questo rappresenta la Trinità.
  • A sinistra San Giuseppe e Maria con un abito verde, come fossero delle persone comuni;
  • Sulla destra  campeggia la Madonna in piedi su un carro dorato con le mani conserte ed il volto contornato da 12 stelline (i mesi dell’anno o i 12 apostoli) come se venisse fuori dall’acqua (l’immagine sembra ricordare la “Nascita di  Venere” di Botticelli), sorretta da una conchiglia e dietro  questa una figura quasi nuda che sorregge una palma, simbolo del martirio, ed un giglio celeste simbolo della purezza; è la rappresentazione del “Disegno Divino” che attraverso la nascita e la morte di Cristo vuole redimere l’umanità dai peccati. L’acqua simboleggia il diluvio universale ma anche il battesimo, la purificazione dell’anima.  Il carro interamente dorato sembra essere tirato   dal leone (che rappresenta l’evangelista (Marco) con a fianco un bue (Luca) ed in mezzo un’aquila (Giovanni) mentre in alto l’Angelo che suona la tromba simboleggia il quarto evangelista: Matteo. Il carro rappresenta la fede ma anche la chiesa messa in moto dal Vangelo;
  • Sul carro è seduto un monaco che con una mano si tiene sulla sponda e con l’altra afferra un drappo che sembra innalzarsi verso le figure della Trinità con una scritta latina “ME DUCE” ossia “Guidami”; è il simbolo della chiesa come istituzione che attraverso l’aiuto di Dio si cerca di guidare e di far viaggiare per le strade del mondo;
  • Nella destra, dove c’è la parola “ERESIA” un uomo viene schiacciato dalla ruota del carro dorato;
  • Al centro sopra la scritta “I SETTE PECCATI MORTALI” ci sono serpenti con tante teste, quasi a ricordare la figura mitologica di Cerbero, il cane mostruoso con più teste posto a guardia dell’ingresso all’Ade, il regno dei morti, ricordato anche da Dante nella Divina Commedia;
  • Sulla sinistra sotto la scritta EVANGELISTI si nota un paesaggio rassicurante e sereno;
  • Al di fuori della sottile linea che contorna le immagini contenute nelle 12 mattonelle c’è probabilmente il nome dell’autore dell’opera d’arte: Giu_e.(Giuseppe) De Biase;
  • Il colore predominante nella composizione è il celeste sia perché simbolo della madonna, (il cielo sereno e senza tempeste), sia perché unisce gli eventi più importanti e significativi della Storia del Cristianesimo. E’ del tutto assente il colore rosso, presente solo in alcuni tocchi di viola utilizzati per il sotto abito della Madonna e nel panneggio della figura dietro il carro, a simboleggiare l’amore per il figlio, ma anche il dramma della crocifissione. Nella parte bassa, invece, predomina il verde, il colore della terra.  In sintesi l’opera vuole rafforzare la Fede Cristiana ed esaltare, in particolare, la figura della Madonna al centro degli eventi, come punto di collegamento tra il Divino e l’Umano, per questo pronta ad ascoltare le nostre suppliche e ad intercedere.

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