Oasi incontaminata nel suggestivo ambiente della Valle del Sangro
PREMESSA
Questo mio elaborato, lungi da ogni significato letterario, vuoi essere la spontanea, schietta esposizione di eventi di vita, di nozioni storiche, di ricordi di fatti, di persone, di abitudini popolari, vissuti o appresi nel ciclo della mia esistenza.
Vuoi significare, col calore e la passione dell’esposizione, il proÂfondo legame con il mio paese natio e con la sua gente, che sono stati il rifugio periodico della mia mente e del mio fisico affaticati che in esso hanno trovato la felicità del riposo, nella semplicità di quella vita e nella salubrità di quell’ambiente.
Le mie note sconnesse e discontinue espresse con la semplicità suggerita dal mio cuore, vogliono rendere noto ai nostri giovani desiderosi di sapere, la storia vissuta nel mio secolo e quella dei secoÂli precedenti appresa dai racconti degli anziani, nelle lunghe serate d’inverno. Quando fuori imperversava la bufera di neve, nella cuciÂna della mia casa, intorno all’ampio focolare, facevano cerchio gli individui più significativi del paese; passavano il tempo bevendo fiaÂsco dopo fiasco, il buon vino che mio padre produceva e con la creÂscente euforia provocata dai numerosi bicchieri, davano corso a disÂcussioni di ogni sorta. Io, ancora bambino, accovacciato su un pezzo di tronco di faggio, in un angolo del camino, ascoltavo, attento e qualche volta meravigliato, le accese discussioni, i racconti entusiaÂsmanti di fatti accaduti, i resoconti delle attività , le dolorose interÂpretazioni di lutti inaspettati, le critiche buone e cattive dei fatti degli altri, le gelose considerazioni delle fortune di alcuni, le comÂmiserazioni della miseria di tanti.
E tali fatti che esprimevano la realtà di un’esistenza in corso, il ricordo delle precedenti generazioni, le prospettive programmatiche del futuro, mi hanno trasmesso una serie di nozioni che mi sforzeÂrò dà coordinare per dare ai giovani la testimonianza della vita delle nostre famiglie, del carattere della nostra gente, della storia presente e passata del nostro paese, evidenziando, in ogni caso, il sacrifìcio, la sofferenza,le ristrettezze economiche in cui le sue popolazio
ni sono state costrette a vivere. Accennerò alla storia antica della nostra comunità trasmessa dal racconto degli anziani, alla storia recente che mi è stata raccontata o che ho vissuto personalmente ed alle notizie fornitemi da Atri cittadini e parlerò degli individui più significativi che ho conosciuto, che con loro carattere ed i loro comportamenti, hanno lasciato un piacevole ricordo a quanti sono convissuti con essi.
Ed a voi Giovani, cui dedico queste mie modeste note, mi augu_ ro di far conoscere la felicità che è parte integrante della vita sem-plice e modesta e la solidarietà che deriva dal sacrificio, dal rischio, e dalle innumerevoli avversità che la gente povera deve affrontare per la lotta dell’esistenza. Con l’augurio di farvi leggere ciò che non conoscete e che è stato la base del germoglio della vostra più fortuÂnata esistenza, vi invito alla riflessione su quanto esporrò per trarne l’insegnamento che vi può dare.
Ringrazio mia nuora Margherita per la sua paziente opera didatÂtica dedicata a ridare ordine letterario alla mia frettolosa forma narÂrativa; ringrazio Isabella, Sandra, Laura e Sonia per l’opera dattiloÂgrafica svolta per dare alla mia narrativa, la forma accettabile per consentirne la riproduzione tipografica.
Ringrazio, voi che mi leggete per l’interesse che accordate al racÂconto di questi fatti con la speranza che il loro contenuto, la forma espositiva e la specifica qualità della narrativa vi spinga a completarÂne la lettura.
Ringrazio, infine, la Comunità Montana Medio Sangro Quadri che, confermando l’elevato interesse che nutre in tutti i settori nei suoi Comuni di appartenenza, ha sponsorizzato ha sponsorizzato questi miei ricordi, promuovendone la pubblicazione, unitamente ai Comuni Membri.
Filippo DI CARLO