Il nostro patrono
Firenze ha la gloria d’avergli dato i natali nel 1515. D’indole dolce, nel medesimo tempo forte, prese la carriera ecclesiastica. Essendo anno di carestia, colle sue eloquenti prediche costringeva i ricchi a soccorrere i poveri, intimando loro i castighi di Dio, se non lo facevano. Egli ebbe molto a soffrire per le calunnie lanciategli ingiustamente. AiutĂ² S. Camillo a fondare le Congregazioni dei Chierici Regolari per il servizio degli infermi: fondĂ² l’Ospedale della S.S. TrinitĂ . Aiutava, consigliava, correggeva, non voleva che fossero derise le cose sante, e coll’esempio, piĂ¹ che con le parole, predicava. OrdinĂ² al discepolo Baronio d’intraprendere l’opera degli Annali della Chiesa per confutare quelli dei Centuriatori di Magdeburgo infetti di eresia. Le opere sue risplendono nella Chiesa e si meritĂ² d’essere assistito dagli Angeli e da Maria S.S. nel punto della sua morte che fu nel 1595.