Ci piace riproporre in questa pagina un articolo di Massimo Gramellini apparso di recente sul Corriere della Sera
“Mattarella ha ricordato a un gruppo di studenti che l’evasione fiscale è «indecente», dal momento che chi non paga le tasse utilizza a sbafo i servizi finanziati da chi le paga. Già il fatto che la dichiarazione presidenziale abbia furoreggiato sui siti e nei tg la dice lunga sulla rilevanza eccezionale rivestita ultimamente dal buonsenso. Che gli evasori se ne infischino di passare per indecenti è logico. Più bizzarra è l’acquiescenza dei tartassati. In un Paese dove ci si scaglia contro qualsiasi privilegio, l’evasore non è circondato da biasimo sociale. Mai vista una folla scendere in piazza brandendo cartelli contro i renitenti al fisco. Ci sono persone a reddito fisso che chiedono pene esemplari per chi ruba in casa, ma non sembrano minimamente toccate dal furto di risorse a scuole e ospedali.
Prima di dedurne che siamo un popolo di debosciati, bisogna riconoscere che le tasse sono troppo alte. Oltre un certo limite vengono vissute come un sopruso anche da chi le paga, spesso solo per l’impossibilità di fare altrimenti. Gli si potrebbe rispondere che sono così alte proprio perché molti non le pagano. Ma il discredito di cui gode lo Stato, alimentato dai comportamenti di amministrazioni pubbliche avide nel pretendere quanto parsimoniose nel restituire, lascia supporre che le tasse non diminuiranno mai in nessun caso. L’evasione è un mostro che si nutre di diffidenza. Se tanti italiani non hanno senso dello Stato è perché lo Stato continua a fare loro senso.”
Caro Nicolino, I politici, amano dare istruzioni agli altri (sanno fare solo quello); è facile quando guadagni, da politico e poi da pensionato, somme consistenti e non certamente alla portata dei cittadini; insomma è facile fare il frocio col culo degli altri. I politici incassano somme iperboliche esentasse, godono di benefici impensabili, loro e i loro parenti, conviventi, amanti (cure dentali, terme e hotel, viaggi – treno, aereo, traghetti – cliniche private e altre vergognose facilitazioni alla faccia dell’uguaglianza dei cittadini). Percepiscono pensioni principesche e ne godono dopo qualche anno in parlamento (uno di queste divinità , nel 1947, ha partecipato a una sola seduta e poi cadde il governo; da allora lui, gli eredi e gli eredi degli eredi, continuano a percepire, mensilmente, quanto un lavoratore, un operaio forse riesce a guadagnare in un anno) percepiscono somme stratosferiche, mensilmente. In Trentino i consiglieri regionali hanno pensato bene, a scanso di problemi, di farsi liquidare immediatamente i futuri emolumenti e pensioni, roba da uno-due milioni di euro a testa. Imprenditori tartassati devono soggiacere al pizzo che lo stato chiede loro: preferiscono evadere il più possibile per poter pagare stipendi e contributi. I politici che obiettivamente fanno solo chiacchiere e non producono, incassano milioni di euro e non pagano tasse; ciò non basta alla loro bulimia finanziaria, ogni giorno inventano come e dove prendere altri soldi mascherati sotto migliaia di voci. Perché l’imprenditore dovrebbe pagare per usufruire anche liui dei servizi e i politici usufruiscono di benefici principeschi e non pagano tasse? Ripeto, caro Nicolino, è bello dire agli altri di fare ciò che personalmente non si è disposti a fare. Ma dimenticavo, siamo in Italia e allora ben vengano quelli della casta: votammo per la demiocrazia ma il nostro cuore batteva e batte per la monarchia. E’ così, altrimenti non riuscirei a spiegarmi perché alcuni, migliaia, di cittadini sono di una razza (a vita!!!!!!!!!!!) che trattiamo come principi.
Caro Mimmo, concordo con te su quanto dici dei nostri politici, non altrettanto quanto giustifichi l’evasione da parte di aziende imprenditori e giù a scendere comuni cittadini, tanto lo fanno anche loro. Se tutti evadessimo cosa ne sarebbe del nostro welfare: sanità , istruzione ecc. La cosa bizzarra è come scrive Gramellini l’acquiescenza dei tartassati e tu me lo stai confermando. In un Paese dove ci si scaglia contro qualsiasi privilegio, l’evasore non è circondato da biasimo sociale. Da qualche anno sto mettendo in evidenza su questo sito l’evasione di tributi di diversi nostri concittadini a scapito del nostro comune e quindi anche di noi contribuenti ma su queste mie denunce non ho visto intervenire nessuno, neanche con un commento, sembra quasi che a vergognarsene deve essere colui che queste cose le mette in evidenza.
Caro Nicolino, constato che, anche questa volta, si avvera la frase di un filosofo di duemila anni fa: ogni volta che parlo nessuno mi ascolta. Uno solo lo ha fatto e ha capito male. Sono conscio e ne sono orgoglioso, che l’eclettismo dei miei ragionamenti fa giudicare superficialmente chi non riesce ad andare a fondo. Ciò, che tu ci creda o no, mi fa piacere perché non debbo conquistare consenso né tanto meno voti e il mio interesse è solo socio-culturale; in ogni espressione del comportamento umano: non ho alcun interesse a integrarmi in una corrente di pensiero politico, sociale e comportamentale. Il bello della vita è che ognuno ragiona con la propria testa, con la assoluta convinzione di stare dalla parte della ragione. Ho capito questo da tanti anni; ne ho fatto tesoro e interagisco con il prossimo in modo spocchioso e arrogante: mi diverte!!! Queste visioni così civili, welfare, istruzione, sanità cozzano con la mia personale visione della vita. Chiaramente sarai convinto delle tue idee perché milioni di individui la pensano come te; io cerco sempre di non essere in sintonia con gli altri e se mi capita, cambio immediatamente comportamento, ragionamenti e…compagnia.