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Terreni di Roio

Notizie sulla situazione dei nostri terreni

Quanti di noi durante l’estate hanno notato o si sono informati sui movimenti che avvengono ormai da anni sui nostri terreni. Una volta i pastori che vivevano sulle nostre terre provvedevano al taglio dell’erba durante i periodi primavera/estate ricompensando i proprietari con un buon CACIOCAVALLO senza mai approfittare. Quei tempi sembrano lontani anni luce, da diversi anni i nostri terreni sono oggetto di speculazioni e interessi che vanno oltre il lecito e l’onesto. Negli ultimi anni ci si è accorti che soggetti non di Roio introdotti per finalità che all’origine sembravano poter essere utili al paese si sono poi rivelati dei veri speculatori al punto da arrivare a minacciare la proprietà privata. Sono ormai diversi anni che a seguito di denunce fatte da un gruppo di cittadini si cerca di rientrare in possesso dei terreni occupati ma per ora senza alcun esito, annualmente questi soggetti falciano con ingenti profitti. Ci troviamo ad un bivio, agire subito o andare incontro alla perdita della proprietà, dopo 20 anni di possesso (ma in alcuni casi anche meno) si arriva all’USUCAPIONE ed il gioco è fatto. Dalle mappe che alleghiamo abbiamo ricreato le zone in cui operano le quattro aziende che utilizzano da anni i nostri terreni ed hanno aperto dei fascicoli aziendali presso AGEA per poter usufruire dei contributi dalla Comunità Europea, non riportiamo il giro di affari ma vi assicuriamo che si tratta di importi ingenti. Il problema quindi è, rientrare in possesso delle nostre proprietà per stipulare poi dei regolari contratti che salvaguardino le proprietà e ci procurino un minimo di rientro (il famoso CACIOCAVALLO). Stiamo approntando un “modulo delega” da inviare a tutti i proprietari per procedere poi alla denuncia tramite avvocato del/dei soggetti che più ci preoccupano e che si sono fin qui dimostrati meno concilianti per non dire disonesti. In allegato trovate anche gli elenchi dei proprietari dei terreni suddivisi per azienda. Partiremo per primo dall’azienda del sig. Lauriente Michelino cercando di arrivare ad un accordo con gli altri, quindi a tutti i proprietari in elenco o ai loro eredi chiediamo di mettersi in contatto dando la loro disponibilità.

SE NON VOGLIAMO FARLO PER NOI FACCIAMOLO PER I NOSTRI NONNI CHE TANTO SUDORE VI HANNO LASCIATO E PER I NOSTRI FIGLI   

Nel precedente articolo sull’argomento dell’ 8 settembre 2017 pubblicavamo quanto segue:

Siamo riusciti con un po di lavoro e fantasia ad ottenere i nominativi di tutti i proprietari delle particelle presenti nei fogli 12 e 13 del territorio di Roio.

In questa pagina avete la possibilità di visualizzarl.

Precisiamo che i dati relativi agli intestari delle particelle non sono aggiornati anzi sono un po vecchiotti, ma con un po di volontà gli eredi di questi riusciranno sicuramente a risalire alle loro proprietà.

Se poi come abbiamo già fatto presente sul precedente articolo ” SVEGLIAMOCI ” qualcuno vorrà contattarci per aumentare il numero di coloro che si stanno organizzando contro i soprusi in atto ne saremo lieti.

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13 Commenti

  1. Ottimo lavoro!!! ora che si ha una visione completa delle proprietà relative ai terreni usurpati, richiedo -anche per ampliare l’informazione agli interessati- una risposta da parte degli esperti alle seguenti domande che mi auguro pertinenti alla questione: – è possibile effettuare sinergie legali tra i piccoli proprietari ed il Comune di Roio che detiene la maggior parte del territorio oggetto della disputa? Ed in caso affermativo, è possibile dare la delega al Comune per la relativa azione di reintegro, pur sostenendo da parte privata la spesa per la cosidetta “class action”? – Come si inquadra attualmente la proprietà che risulta intestata alla ex Cooperativa Zootecnica Roiese? I terreni oggetto dell’apporto rientrano nella sfera patrimoniale dei vecchi soci o bisogna risalire ai creditori della Cooperativa? Dopo queste domande ds rivolgere agli esperti contattati, volevo solo far presente quanto siano benvenute (almeno da parte mia) le iniziative dei privati cittadini roiesi. Qualsiasi attività svolta, sotto l’egida della legalità e trasparenza, non fa altro che apportare quel minimo di linfa vitale senza la quale il territorio potrebbe collassare sia per mancanza di ricambio generazionale che di risorse. un cordiale saluto a tutti.

  2. Ciao Filippo, solo una precisazione, quelli che trovi inseriti nei fogli di mappa 12 e 13 pubblicati nel sito sono tutti gli intestatari dei terreni e non quelli oggetto delle rivendicazioni, la maggior parte dei terreni del Comune infatti non vi rientra. Quindi, se presenti nell’elenco bisogna fare una visura catastale e verificare se a tergo delle singole particelle figura l’annotazione “TABELLA DI VARIAZIONE DEL –/–/—- PROTOCOLLO N ————IN ATTI DAL –/–/—- TRASMISSIONE DATI AGEA AI SENSI DEL DL. 3/10/2006 N. 262(N.—————)”. Riguardo la domanda che fai al Comune, di farsi capofila di una class action, sono del tuo stesso avviso in quanto anche se da parte di questi si nega che vi siano terreni sui quali vengono percepiti contributi AGEA, a me risulta il contrario; come vengono considerati infatti i terreni che i privati hanno ceduto volontariamente negli scorsi anni al comune dietro sua espressa richiesta? Per il resto lascio ad altri la risposta Un saluto

  3. Leggo con estrema attenzione la posta di Filippo (11.09.2017) e esprimo alcune mie perplessità con la certezza di trovare risposte serene e adeguate. Mi sconcerta il participio passato del verbo usurpare, ovvero “proprietà relative a terreni usurpati…”. I pastori che sinora hanno utilizzato i terreni abbandonati, lo hanno fatto a norma di legge e per anni nessuno di noi ha rivendicato diritti su di essi. Certamente i terreni dovranno essere liberati da ogni vincolo ma, visto che nessuno dei proprietari è coltivatore diretto o pastore, il destino di quei terreni sarà identico allo stato attuale. Non so se altri hanno utilizzato i nostri terreni per incassare contributi: dovremmo verificare anche questo!!! Sarebbe veramente ridicolo accanirsi contro qualcuno e girare la testa dall’altra parte per qualcun altro. Non so come, ma sarebbe veramente “civile e giusto” se si potesse realizzare l’idea del Comune che accentra e gestisce i terreni, ripartendo equamente i contributi, almeno da compensare le relative tasse. Io ho fatto parte della Cooperativa Zootecnica, almeno ho partecipato ai consigli d’amministrazione e non mi risulta, salvo smentita, che ci siano roiesi che vantano crediti da essa. Un caro saluto a tutti. Mimmo

  4. Nella presentazione di questa rubrica, l’editore, al termine della sua relazione, scrive ” … qualcuno vorrà contattarci per aumentare il numero di coloro che si stanno organizzando contro i soprusi in atto…” Con il dovuto rispetto e anche a causa della scadente conoscenza del sottoscritto di come stanno le cose, chiedo quali azioni di terzi hanno prodotto eventi tali da essere denominati “soprusi”? Si intendono quelli perpetrati dai pastori contestati? Oppure i soprusi di questi ultimi si possono estrapolare da altri soprusi ovvero altre appropriazioni di terreni e contributi da parte di terzi ascrivibili ai medesimi comportamenti? Molte volte il giudizio dell’opinione pubblica è come la pelle dello scroto che si allunga e accorcia alla bisogna; un “reato” commesso da Tizio, pur uguale (non simile) a quello commesso da Caio, viene tollerato e non perseguito con la intensità e volontà come le azioni di Caio. Questi due pesi e due misure io li chiamo:COMPLICITA’.

  5. grazie Nicolino la mappa dei terreni da la possibilità a tutti gli interessati di verificare lo stato dei propri terreni e di intervenire se interessati. confermo quanto affermato da Mimmo …..la cooperativa non ha debiti ne proprietà in quanto i terreni in uso sono tornati ai legittimi proprietari e i beni di proprietà venduti dal curatore fallimentare

  6. Caro Nicolino, distratto dai miei impegni di “addetto alla caldaia a pellet”, anzi proprio mentre assolvevo a questa vitale funzione familiare, ho mentalmente riletto il tuo commento valido e tecnicamente ineccepibile. Mi è piaciuta e piace ancora la tua riflessione categorica:”….Se qualcuno entra a casa mia senza permesso deve aspettarsi che nel momento in cui viene sorpreso possa essere cacciato come minimo a pedate nel sedere…” Troppo piena di significati, mi dà la stura a tanti pensieri attinenti e pertinenti. I calci nel culo (metafora) dovrebbero essere elargiti a chiunque violi la nostra casa, la nostra proprietà. Poniamo il caso che io, Mimmo Galluppi, per motivi a te sconosciuti ma certamente di mio interesse, dichiarassi (anche con atti ufficiali) di essere proprietario o quanto meno possessore della tua casa. Tu sei assolutamente e certamente a conoscenza di questo falso; per quieto vivere, non rivendichi, nei miei confronti, la proprietà, anzi mi dai chiari segni pubblici di stima. Tanto meno, mi chiedi di condividere il maltolto, frutto di questo falso. Questa è una tua facoltà che nessuno potrà mai contestarti, ovvero non reagire. Se io invece, visto che da decenni non abiti la tua casa, mi ci trasferissi (la cronaca quotidiana riporta tanti casi simili) e dichiarassi alle autorità questa presa di possesso, ricevendone il consenso, il quale dei due esempi tu mi prenderesti a calci in culo? Io ho già la risposta ma, per correttezza, ti avverto che questo mio stralunato ragionamento, è una trappola. Resto in attesa.

  7. Caro Nicolino, prendo atto con piacere dei tuoi documentati e precisi chiarimenti. Come premesso, ho conoscenza superficiale dei fatti che ormai sono divenuti giudiziari. A me interessa che prevalga il concetto che un reato commesso da Tizio deve essere perseguito nello stesso modo se commesso da Caio e non parlo di giurisprudenza ma di come noi (la famosa gente) ci rapportiamo con l’evento stesso e lo deploriamo o assecondiamo. E’ proprio in questa raffinata differenza di termini che si annida, nel secondo caso, la complicità, chiaramente morale. E non so ben distinguere quale comportamento sia più civile o incivile: quello del pastore arrogante che rischia di perdere (anzi perderà) tutto ciò di cui ha sinora beneficiato e dovrà (speriamo) restituire tutti i contributi incassati (questa è Giustizia) o il comportamento di chi (se esiste) ha incassato i medesimi contributi, complice l’assordante silenzio di tanti giustizialisti improvvisati. Io divido l’umanità in due categorie. La prima è composta da coloro che fanno, pensano e agiscono in funzione ciò che loro conviene. La seconda è composta da gente che fa, pensa e agisce in funzione di ciò che è giusto. Poi ci sono gli ignavi.

  8. Caro Mimmo come tu stesso ben dici, commessi dall’uno o dall’altro sempre di soprusi si tratta. Credo comunque non possa ascriversi a questo sito la volontà di perseguire l’uno e l’altro no o addirittura di complicità. Se qualcuno entra a casa mia senza permesso deve aspettarsi che nel momento in cui viene sorpreso possa essere cacciato come minimo a pedate nel sedere, ecco questo sta’ accadendo con il pastore il quale se in buona fede (ma è più che evidente non lo fosse) avrebbe potuto partecipare alle riunioni che si sono svolte durante l’estate, presentare i suoi registri e regolarizzare le posizioni non meglio definite (soprusi) con i proprietari. Credo invece che con arroganza, superficialità o mal consigliato rischi non solo di dover abbandonare le sue attività sulla maggior parte dei terreni di Roio, ma anche di dover restituire i contributi fino ad oggi percepiti illegalmente. Ci auguriamo inoltre che come diciamo in un nostro precedente articolo la gente di Roio si “SVEGLI” e reagisca contro tutte le forme di appropriazioni indebite che avvengono da anni sul nostro territorio. “La coperta da tempo si è ritirata ed i piedi si notano, forse è il caso di cambiarla”

  9. Caro Nicolino, i giri di parole servono per non essere querelati; ciò che hai affermato è ampiamente da me condiviso. In merito alle appropriazioni di mobili o immobili da parte di questa feccia che ha invaso l’Italia, non ho nessuna tolleranza come non la ho nei confronti degli stranieri che vivono nei nostri centri (accolti e coccolati), come a casa loro. Il problema è che bevono alccol e guidano subito dopo con la certezza di non essere perseguiti. Ho segnalato il fenomeno delinquenziale al Signor Sindaco e al Signor Maresciallo dei Carabinieri di Borrello. Purtroppo né l’uno né l’altro hanno forza e strumenti adatti capaci di rilevare la presenza di minime tracce di alcool nell’alito di chi guida e che ha interpretato la famosa bontà dei roiesi per stupidità e quindi la tolleranza per sottomissione. Assisto inerme al fenomeno ormai consolidato di frotte di persone che si rinfrescano con dosi abbondanti di birra e poi si rimettono alla guida di auto in cui, presumo, siano depositate armi. Chiaramente parcheggiano come resta più comodo loro e ripartono, per le loro oscure destinazioni, con alcool in corpo e armi e proiettili in auto. Questa è, caro Nicolino, una delle tante facce nascoste di Roio, depurate da stereotipi estivi.

  10. Caro Mimmo, sorvolo i giri di parole ed aggiro i trucchetti, vado ai fatti. Noto innanzitutto che sull’argomento contrariamente a quanto affermi forse ne sai più di me, nonostante ciò non vorrai mica dirmi che approvi uno Stato o una legge che quando una vecchietta o qualsiasi altra persona si assenta da casa per essere ricoverata in ospedale ma anche per qualsivoglia altro motivo, ne consente l’occupazione? Ma dove siamo finiti, il proprietario fuori gli abusivi dentro. Sul fatto specifico poi sai benissimo che i Roiesi tendenzialmente sono di animo buono e tendono a fidarsi, hanno lasciato i loro terreni incolti per decenni ad altri pastori accontentandosi di ricevere in cambio qualche caciocavallo che tra persone corrette bastava. Negli ultimi anni invece questo atteggiamento non lo si può più avere, quelli che oggi sfruttano le nostre terre lo fanno alle nostre spalle in modo disonesto, consigliati e protetti anche da qualcuno di noi e non si preoccupano neanche di avvisarti che fanno richiesta di contributi in base ad una legge che permetteva si di farlo, ma dopo che il legittimo proprietario avesse concesso l’uso del terreno. Si rifiutano addirittura di rilasciarlo, il terreno, anzi sono loro a minacciare il ricorso alla forza pubblica. Credo che nessuno a Roio sapesse di queste operazioni che si svolgevano in segreto sulle loro terre, dico segrete perché anni addietro mi accorsi delle variazioni che avvenivano sulle nostre particelle catastali in quanto regolarmente pubblicate dal nostro Comune, ne chiesi conto (non ricordo a chi) e la risposta fu che erano delle normali registrazioni che effettuava l’ufficio del catasto. Mi fidai… Ricordo ancora quando anni fa mio suocero trovò arato un suo terreno senza che un nostro paesano che all’epoca seminava grano gli avesse chiesto il permesso, sai cosa fece, il giorno successivo ci andò a seminare le patate e la questione fini li.

  11. Scrivo due banalità con l’unico scopo di alimentare un dibattito che potrebbe divenire costruttivo purché fatto nel solo interesse di Roio e non degli usurpatori o usurpati che siano. Volevo solo premettere che il termine “sopruso o usurpato” secondo me viene generalmente usato anche per individuare qualsiasi azione fatta senza la volontà di entrambi gli attori. Analizzando il caso accaduto verifico che una semplice autocertificazione di un soggetto non può giustificare anche la volontà dell’altro soggetto privato; quindi le accezioni usate non mi sembrano del tutto inappropiate. E ora “Svegliamoci”. E si, svegliamoci per aprire gli occhi e guardare il futuro, ma guardiamolo anche con gli occhi dei nostri figli o nipoti; Facciamo in modo che questi giovani occhi certamente più vispi e brillanti dei nostri ormai con la cataratta matura, possano un domani vedere un paese abitato, vivibile, sicuro e ben vigilato. Perchè questo avvenga cosa occorre? Certamente non scopro l’acqua calda se dico sviluppo. Quindi riprendiamoci per ora quanto ci appartiene e mettiamolo a disposizione di chi ragiona in un’ottica positiva. Valutiamo insieme ogni cosa che è possibile fare nel territorio e facciamola anche con il sacrificio economico, lavorativo e di impegno che esso richiede ed ognuno faccia la sua parte. Portiamo questi semplici concetti, peraltro già espressi nei vari commenti, all’attenzione di una platea più allargata e qualificata perché già solo discuterne significa fare un passo in avanti. Non saprei cosa altro dire se non sperare che l’utopia si trasformi in concretezza visto che i tempi per l’inversione di marcia dei paesi in via di spopolamento sono finalmente quelli giusti anche per lo Stato. Un saluto

  12. caro Filippo con piacere raccolgo la tua proposta,ho i miei dubbi che lo stato abbia la consapevolezza che tu dai ”’quasi acquisita”’ di certo dei terreni viene fatto ”uso”ritengo ancora non oltre il 20% delle loro possibilità invece di un altro bene di cui disponiamo a volontà ,le case ,,ancora non ne facciamo nessun uso ai fini della rinascita del paese. ho poche idee e confuse chiedo aiuto………

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